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La storia di Jona, alumna di Teach For Italy

Scuola e Lavoro

Nata in Albania e cresciuta in Italia, Jona si è laureata in Lingue straniere presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo una ricca esperienza internazionale nel settore dell’istruzione, Jona era profondamente consapevole della necessità che l’istruzione superasse le disuguaglianze ed in Teach For Italy ha trovato l’opportunità di trasformare questa visione in un concreto impegno personale. Nei due anni della formazione, Jona ha insegnato inglese in una scuola professionale altamente svantaggiata della periferia di Torino.

Oggi, è una delle prime di Teach For Italy e ha superato l’esame di stato per diventare insegnante di ruolo, con l’obiettivo a lungo termine di diventare preside. Dopo aver concluso la Fellowship, ha maturato esperienza nel campo delle politiche pubbliche lavorando come ricercatrice presso la Fondazione Agnelli e ora è entrata a far parte del team di Teach For Italy come Programme Manager.

Jona Londo (1)

Dopo aver completato il programma di Fellowship, il mio obiettivo era quello di sperimentare di persona l’impatto che si può avere nell’ambito dell’istruzione anche dall’esterno della classe. Mentre aspetto l’assegnazione come insegnante di ruolo, ho l’opportunità di mettermi alla prova in questo tipo di impegno lavorando su un progetto sperimentale che riguarda l’orientamento per gli studenti delle scuole medie e per gli insegnanti.”

Jona Londo

Alumna di Teach For Italy

"Ho un background migratorio: i miei genitori sono albanesi e io stessa sono nata in Albania. La mia famiglia si è trasferita in Italia a metà degli anni ’90, dopo i disordini seguiti alla caduta del regime comunista. I miei genitori avevano avuto l’occasione di studiare e di vivere in relativa tranquillità, ma per loro questo non era sufficiente. Volevano assicurarsi che io e i miei fratelli avessimo la possibilità di crescere e diventare adulti in un ambiente che ci offrisse maggiore libertà e sicurezza. In Italia le loro qualifiche non sono state riconosciute. Hanno accettato di fare lavori umili, ma hanno sempre insistito sull’importanza dell’istruzione quale unico mezzo di emancipazione per noi figli.  

Ho sempre avuto chiaro questo aspetto nella mia vita. Sapevo che solo attraverso lo studio avrei potuto ottenere ciò che volevo, e sono sempre stata molto impegnata su questo fronte. Il punto di svolta è arrivato con l’esperienza fatta presso la Cambridge University nell’ambito del programma Erasmus.

Questa occasione unica mi ha spinto a riflettere sul privilegio di poter frequentare un ambiente educativo di “eccellenza”. Per ogni persona di “eccellenza”, quante ne sono escluse? E cosa si intende esattamente per “eccellenza”? Spesso è solo la conferma della posizione privilegiata da cui si parte. In quell’anno fondamentale ho deciso che avrei dedicato la mia vita a qualcosa che potesse aiutare le persone nate in circostanze simili alle mie, o quelle ancora più svantaggiate, lavorando come insegnante per contribuire a cambiare il loro destino, troppo spesso predeterminato dalle condizioni in cui nascono e vivono. Teach For Italy mi ha dato l’opportunità di essere proprio quel genere di insegnante per diversi ragazzi e ragazze che, anche nei loro sogni più arditi, non immaginano nemmeno di poter cambiare il loro status sociale ed economico.

Volontariato in programmi educativi

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